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Marco Rossi al 4° Convegno Nazionale di Giurimetria, banca e finanza

La sfida delle banche: riavviare i crediti e ridurre i deteriorati
Rossi: «Strumenti e professionisti ci sono, per seguire le norme Bce»

Professionisti veronesi in campo per fare squadra sul fenomeno Npl (i Non performing loan), ovvero i «crediti deteriorati». Una criticità che da tempo tiene sotto scacco le banche italiane (e non solo), impedendo nuovi flussi di liquidità. Se n’è parlato al 4° Convegno Nazionale di Giurimetria, banca e finanza, organizzato dal Centro Studi Alma Iura alla Gran Guardia, con l’obiettivo di aggiornare tutti gli operatori del settore sulle linee guida appena dettate dalla Bce per snellire le procedure di recupero credito, ma anche sulle reti di professionalità a sostegno delle banche che si stanno tessendo sul territorio. «La Banca Centrale Europea è intervenuta per indicare a tutte le banche europee dei protocolli di riorganizzazione interna finalizzati a far loro incassare i crediti deteriorati, scaduti ed esigibili, nel più breve tempo possibile, attraverso un accordo bonario con i debitori, dai consumatori che avevano chiesto un finanziamento per elettrodomestici casalinghi alle famiglie che avevano contratto mutuo, ma anche piccole e medie imprese», spiega l’avvocato Marco Rossi coordinatore dell’incontro, in cui è stata esposta l’esperienza di Banca Ifis. E assicura: «Oggi le banche sono dotate di figure qualificate e strumenti, anche digitali, affinati, che pensiamo smaltiranno in tempi rapidi il carico di sofferenze bancarie accumulato. Pronti a dare una mano vi sono inoltre studi legali specializzati che offrono consulenza anche in outsourcing». La sfida di questo momento storico è infatti «consentire alle banche di riassorbire il credito in sofferenza per poi riavviare nuovo ciclo economico attraverso il quale tornare a fare credito ai soggetti meritevoli», ha aggiunto Giovanni Meruzzi, docente dell’Università di Verona. «In tale contesto si è inserita la regolamentazione europea che invita gli istituti bancari a delineare la struttura organizzativa interna per tornare a erogare in modo corretto il credito. Monte dei Paschi di Siena e Veneto Banca, ad esempio, sono state certamente gestite male ma a dare il colpo di grazia sono stati i crediti deteriorati. Occorre dunque sanare la cattiva qualità del credito erogato e fare rientrare negli istituti la liquidità necessari a ripartire».

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